Grazie al contributo di relatori di alto profilo, moderati da Francesco Spada di Bologna TV, I Care è stato un proficuo momento di confronto che ha visto analizzare da diverse prospettive l’importanza delle opere di manutenzione. La mattinata è iniziata con i saluti di apertura di Michela Pancaldi, presidente di Tecnocupole Pancaldi, che, dopo aver raccontato la genesi del progetto Lieve, si è soffermata sui vantaggi dell’avere un unico interlocutore, confermati anche da Gianluca Martora, responsabile del patrimonio e HSE di IGD SiiQ, società italiana del settore immobiliare retail focalizzato sui centri commerciali, che ha tra l’altro evidenziato il valore aggiunto di un’offerta integrata sia in termini di semplificazione contrattuale e burocratica, che di snellimento dei processi e riduzione dei rischi connessi.
Proprio sulla valutazione dei rischi e sulla progettazione della sicurezza si è concentrato l’intervento di Fabiano Bondioli, presidente di Galileo Ingegneria, impresa che si occupa di prestazioni tecniche nei campi della progettazione e della consulenza, che dopo una panoramica sulle principali cause di caduta dall’alto ha rappresentato il panorama normativo dei lavori in copertura auspicando un nuovo approccio: da sicurezza come valore aggiunto al progetto a sicurezza integrata nel progetto.
Grazie all’intervento di Angelo Mingozzi, presidente e socio fondatore dello studio di architettura Ricerca e Progetto, la discussione si è poi spostata sull’importanza dell’involucro edilizio per la qualità ambientale, l’efficienza energetica e la manutenibilità. Partendo dalla definizione di metodo come strumento di governo della complessità, Mingozzi ha messo in luce i benefici privati e collettivi (sociali e ambientali) che derivano dalla progettazione delle manutenzioni, sottolineando l’importanza della digitalizzazione dei servizi al fine di garantire la conoscenza dello stato di fatto e consentire la definizione di obiettivi sulla base di diverse scale di interventi.
Il sistema informativo integrato è stato alla base dell’intervento di Alessandro Miuccio che, in qualità di direttore area Emilia-Romagna di Rekeep, ha individuato nell’integrazione dell’offerta una maggiore governabilità dei flussi e dei processi a vantaggio di tutta la filiera.
Infine, dopo l’analisi congiunta da parte dei relatori di un case history di Lieve presentato dal capo progetto Giovanni Di Marino, la conclusione è stata affidata al CEO di 2High, Stefano Guerzoni, che ha confermato la bontà del progetto e l’unicità del suo approccio alla manutenzione e ha auspicato che Lieve diventi un esempio di collaborazione tra aziende del territorio.